Sulla nostra linea politica

L a nostra realtà territoriale è caratterizzata da un orientamento politico che poco rispecchia l’andamento politico nazionale. Fenomeno che in larga misura è caratteristica di quasi tutte le amministrazioni locali che risentono principalmente della politica del “dominante locale” più che del vento politico che caratterizza la politica nazionale e forse anche la politica regionale, più prossima e più significativamente influente nel contesto territoriale. Questo assunto va tenuto presente nella definizione di una linea di programma che il nostro movimento/partito, ai suoi primi vagiti, deve tracciare in un lasso di tempo che lo potrà vedere impegnato nella imminente tornata elettorale amministrativa. Tempo apparentemente lungo – circa dodici mesi – ma relativamente breve, se si vuole considerare la riduzione del numero di consiglieri comunali che da venti passano a sedici, la caratteristica locale di una cittadinanza ad orientamento altalenante, gli interessi trasversali che legano le varie componenti sociali e i soggetti politici che sono attualmente presenti sulla scena politico amministrativa del nostro comprensorio, il grado di soddisfazione e di insoddisfazione espresso o celato, la moltitudine di soggetti che, quiescenti per lunghi periodi, improvvisamente si propongono a fornire un loro contributo amministrativo, polverizzando il consenso elettorale determinando, così, l’affermazione di lobby che avranno la possibilità di continuare a gestire un potere amministrativo, nell’interesse di piccole cerchie di amici. Il ruolo di un partito politico che vuole esprimere valori ormai accantonati dalla maggior parte della popolazione ma che, sostanzialmente, rappresentano i cardini di una reale e concreta democrazia, non è facile sia per la disaffezione viepiù manifesta alla politica trasparente, sia per la incredulità trasmessa dai media e dal falso perbenismo di faccendieri che, ormai, della politica ne fanno un uso personale di potere fine a se stesso. Tutto questo però non può e non deve scoraggiare chi o coloro che vedono e percepiscono il ruolo della politica come fine e mezzo per dare alla collettività un apporto costituzionalmente definito, atto a migliorare il tenore di vita, promuovere interessi produttivi, definire percorsi di legalità sociale, proteggere preservare e conservare l’ambiente e l’habitat in cui  il nostro vivere quotidiano esprime le proprie necessità ed il nostro essere nel tempo. Darsi delle regole, individuare degli obiettivi, programmare l’oggi guardando al futuro non prossimo, che in definitiva appartiene al nostro tempo, ma al futuro lontano quello che intendiamo lasciare ai nostri posteri, confrontare le opinioni divergenti, abbandonare l’arroganza e la cupidigia del potere, essere sensibile ai bisogni, questi i contenitori da riempire in questo breve lasso di tempo che ci separa dalla discesa nell’arena della tenzone elettorale. Perché di tenzone si tratterà in un momento che vedrà messe da parte tutte le nobili arti comportamentali per dare ampio spazio a machiavellici meccanismi di sopraffazione per superare ogni temibile avversario. Lo scenario che abbiamo avanti non è caratterizzato da un palcoscenico semplice, sul quale ogni attore può dare di se la semplice espressione del suo dire e del suo fare forte delle sue doti naturali. E’ uno scenario nel cui muoversi, anche un ombra può avere un significato ed un fine.

L’uscita del manifesto di adesione al circolo Futuro e Libertà Agropoli deve rappresentare l’inizio di un percorso politico da tracciare giorno dopo giorno, guardando con un occhio il sasso che stiamo per calpestare e con l’altro l’immagine della strada che si delinea in lontananza, dosando le forze, le energie disponibili, la velocità di percorrenza, la lunghezza dei passi che ci accingiamo a fare, sapendo anche dove vogliamo e/o possiamo arrivare, non vivendo l’illusione di facili utopie, non esternando sensazioni frutto di reconditi malintesi o di frustrazioni inconsce, non dando per scontato quello che gli altri ci vogliono fare intendere, dando priorità all’analisi dei fatti più che alla apparenza dei contenuti. E’ necessario che, nel rispetto delle linee di indirizzo nazionali, il Circolo assuma una sua definita identità e collocazione  prendendo atto delle risorse umane disponibili, interessate ad un impegno forte, determinato, cosciente e costante. E’ opportuno, per una economia di risorse, accantonare pensieri e idee nostalgiche e dare spazio ad idee nuove, percorribili, adatte al momento attuale e proiettate nell’immediato tempo a venire.

E’ opportuno che si distribuisca il tempo a disposizione individuando fasce temporali da utilizzare intensamente, con continuità e verifica dei contenuti prefissati e inquadrati nella forma, nella sostanza, nella fattibilità.

L’analisi del territorio, delle priorità, il rapporto con le forze operative a qualsiasi livello,il contenuto pacato e riflessivo del fare di ognuno devono caratterizzare le azioni del Circolo e dei suoi operatori. La responsabilità parziale e collettiva è filo comune di interessi comuni. A mio avviso l’azione del Circolo deve essere caratterizzata da una serie di momenti e di eventi. Dalla ricerca di proseliti alla individuazioni di tematiche interessanti la collettività, dalla lettura del programma proposto dalla amministrazione in carica alla verifica di quanto realizzato, in termini di contenuti, di trasparenza, di rispetto della forma e della normativa, di soddisfazione dell’utenza, di aggravio di carico fiscale, di utilità sociale, di eventuale degrado ambientale. L’analisi critica della qualità e quantità del programma realizzato sarà per il Circolo momento di accurata riflessione e opportuna rideterminazione di nuove linee di indirizzo programmatico rivisitate alla luce di altre concezioni di indirizzo politico che potranno essere oggetto di confronto costruttivo, propositivo o alternativo alle proposte che verranno a tavoli di confronto con le altre forze politiche,nelle opportune sedi e nei momenti politici che si andranno a delineare nel tempo avvenire.

In questa ottica ho ritenuto impegnare responsabilmente lo staff operativo, seme produttivo della crescita del Circolo Futuro e Libertà Agropoli, nella convinzione che ognuno di noi in piena coscienza e libertà di pensiero e di azione, senza condizionamento alcuno saprà e concorrerà a dare, con il proprio apporto di idee e di collaborazione, a Futuro e Libertà – partito di interesse nazionale – il giusto valore e la giusta collocazione e considerazione.

 

                                                                                                                             Franco Scognamiglio        

Sulla nostra linea politicaultima modifica: 2011-05-01T20:47:15+02:00da argo0609
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